Come si entra nell’Islam?
Si entra nell’Islam semplicemente pronunciando la testimonianza di fede (shahadah), conoscendone il significato e credendo senza dubbi in essa. La shahadah è composta di due parti:
- Ash-hadu an la ilaha illa Allah (“Testimonio che non c’è altra divinità all’infuori di Allah”), ovvero: “Testimonio e sono convinto che non esiste nessuno degno di essere adorato all’infuori di Allah, quindi lo adoro in modo esclusivo e senza nulla associarGli.
- wa ash-hadu anna Muhammadan rasulullah (“e testimonio che Muhammad è il Messaggero di Allah”), ovvero: “Credo e testimonio che Muhammad è stato mandato da Allah come Messaggero per tutta l’umanità; sarò quindi obbediente ai suoi ordini e divieti; mi impegno ad adorare Allah in base al suo esempio ed alle sue regole” (Cfr p. 40-46).
Il lavaggio completo per il nuovo Musulmano:
Il momento in cui una persona entra nell’Islam è il momento più importante della sua vita, perché questa è la sua vera nascita, dopo la quale egli comprende la ragione della sua esistenza. E’ dunque necessario che egli o ella all’ingresso nella religione compia un lavaggio completo con l’acqua su tutto il suo corpo. Così come ha purificato la sua parte interiore dal politeismo e dai peccati, è raccomandato ch’egli purifichi anche la sua parte esteriore, lavandosi con l’acqua.
Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) comandò ad un Compagno – uno dalla nobiltà araba – che desiderava entrare nell’Islam, di farsi un bagno completo.
Il pentimento (tawbah)
È il ritorno ad Allah. Chiunque abbandona la miscredenza ed i peccati e ritorna ad Allah in modo sincero, esegue il pentimento (tawbah).
Il Musulmano ha bisogno del pentimento e della richiesta di perdono in ogni fase della sua vita, perché inevitabilmente ogni essere umano commette errori. Quindi l’Islam stabilisce che ogniqualvolta uno sbaglia, deve rivolgersi pentito ad Allah e chiedere a Lui perdono.
Quali sono le condizioni del vero pentimento?
Affinché il pentimento da qualunque peccato – inclusa la miscredenza ed il politeismo – sia veritiero ed accettato da Allah, è necessario che vengano rispettate alcune condizioni. Tra queste:
- L’immediato abbandono del peccato:
Non vale il pentimento di chi si dice pentito e continua nel peccato. Ma se uno ricade nello stesso peccato dopo che se ne era sinceramente pentito, allora il suo precedente pentimento resta valido; tuttavia sarà necessario un nuovo pentimento.
- Il dispiacere per i peccatti ed errori commessi:
Non c’è pentimento senza un rammarico sincero per quel che si è commesso; né è sincero il pentimento di chi si vanta parlando dei propri peccati passati. Perciò ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Il dispiacere è pentimento” (Ibn Majah 4252).
- La ferma risoluzione di non ricadere nel peccato:
Non vale il pentimento di chi cova il desiderio di ripetere lo stesso peccato.
Fasi per acquisire la determinazione a non ricadere nel peccato:
- Si deve promettere solennemente a se stessi di non tornare a commettere nemmeno un atomo del peccato commesso, qualunque siano le condizioni e difficoltà da affrontare. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Chi raggiunge tre qualità, gusterà la dolcezza della fede …” e tra queste ha menzionato: “… detestare il ritorno alla miscredenza, dopo esserne stati liberati da Allah, come si detesterebbe di venire gettati nel fuoco” (Bukhari 21, Muslim 43).
- Ci si deve tenere lontani da luoghi e persone che indeboliscono la nostra fede e inducono al peccato
- La moltiplicazione delle invocazioni ad Allah l’Altissimo, chiedendoGli – in qualunque lingua e forma – di rinsaldarci nella religione fino alla morte. Ecco alcuni esempi dal Corano e dalla sunnah:
- {Signor nostro, non lasciare che i nostri cuori si perdano dopo che ci hai guidati} (Corano 3, 8).
- “O Tu Che muovi i cuori, rinsalda il mio cuore nella Tua religione” (Tirmidhi 2140).
Cosa si deve fare dopo il pentimento?
Se una persona si pente in modo sincero, Allah perdonerà i suoi peccati, per quanto numerosi e grandi siano; questo perché la Sua misericordia – gloria a Lui – ingloba ogni cosa, come ha detto l’Altissimo: {Di’: “O Miei servi, che avete ecceduto contro voi stessi, non disperate della misericordia di Allah. Allah perdona tutti i peccati. In verità Egli è il Perdonatore, il Misericordioso} (Corano 39, 53).
Col pentimento sincero il Musulmano si monda dai suoi peccati; non solo, Allah garantisce a quanti si pentono in modo sincero un dono ancor più grande: Allah trasformerà i loro peccati in buone azioni, come ha detto: {… eccetto coloro che si pentono, credono e operano il bene, ché a costoro Allah cambierà le loro cattive azioni in buone. Allah è Perdonatore, Misericordioso} (Corano 25, 70).
Chi si trova in tale situazione dovrebbe mantenere tale pentimento e compiere ogni sforzo e sacrificio per non cadere nella trappola di Satana che lo porterebbe alla rovina.
La dolcezza della fede:
Chi prova il più grande amore per Allah ed il Suo Messaggero, ama gli altri a misura della loro vicinanza ad Allah e alla correttezza della loro fede, e odia il solo pensiero di tornare nella miscredenza, nel politeismo e nella deviazione in cui si trovava prima, così come odierebbe di farsi bruciare dal fuoco, ebbene costui proverà e gusterà nel suo cuore la dolcezza della fede che scaturisce dalla vicinanza ad Allah, dalla serenità e felicità per la legge divina e la guida da parte di Allah. Ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Chi raggiunge tre qualità, gusterà la dolcezza della fede: amare Allah ed il Suo Messaggero più di chiunque altro e qualunque altra cosa; non amare qualcun altro se non per amore di Allah; detestare il ritorno alla miscredenza, dopo esserne stati liberati da Allah, come si detesterebbe di venire gettati nel fuoco” (Bukhari 21, Muslim 43).
La gratitudine per essere stati guidati all’Islam e per il pentimento
Tra quanto di più grande possa fare il Musulmano per ringraziare Allah del dono del pentimento e della guida all’Islam, vi è:
- Rimanere saldo nella religione e sopportare le tribolazioni conseguenti:
Chi possiede un tesoro prezioso lo vuole certamente proteggere affinchè non sia preda di delinquenti e ladri e non subisca alcun danno; l’Islam è il più grande dono per tutta l’umanità: non è un’ideologia, né un’identità che si assume quando fa comodo. L’Islam è invece una religione che riguarda ogni aspetto della vita; per questo Allah l’Altissimo ordina al Suo Messaggero di rimanere saldo nella pratica dell’Islam e nel seguire la guida del Corano senza compromessi, perché è questa la retta via: {Aderisci con forza a quel che ti è stato rivelato: Tu sei sulla retta via} (Corano 43, 43).
Il Musulmano che affronta qualche prova, dopo la sua conversione all’Islam, non deve rattristarsi; infatti è Allah che ha stabilito di sottoporrci alle prove. Quelli che furono migliori di noi subirono prove terribili, ma resistettero con pazienza e sforzo: quelli furono i profeti, di cui Allah ci narra le storie di come vennero messi alla prova dai parenti prima ancora che dagli estranei, senza che si disperassero per quanto li colpiva sulla via di Allah, quindi non cambiarono né desistettero. Allah ci mette infatti alla prova per testare la sincerità della nostra fede e la forza della nostra convinzione. Sii dunque all’altezza di questo esame e afferrati saldo a questa religione; invoca Allah come era solito fare il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui), ripetendo spesso: Ya Muqallibal qulubi thabbit qalbi ‘ala dinik (“O Tu Che muovi i cuori, rendi saldo il mio cuore nella Tua religione”) (Tirmidhi 2140).
A tal riguardo dice Allah il Benedetto, l’Altissimo: {Credono forse gli uomini che li si lascerà dire: “Noi crediamo”, senza metterli alla prova? Già mettemmo alla prova coloro che li precedettero. Allah conosce perfettamente coloro che dicono la verità e conosce perfettamente i bugiardi} (Corano 29, 2-3).
- Lo sforzo nell’invito all’Islam con la saggezza e la buona parola:
Questo è uno dei modi migliori per ringraziare Allah di averci guidato all’Islam ed al tempo stesso è tra i mezzi più efficaci per mantenere salda la nostra fede. Chi si salva da una grave malattia ed il suo corpo guarisce da un morbo che l’ha lungamente provato, reso debole, rovinato i suoi giorni e le sue notti, fino a che ha trovato la giusta medicina, certamente costui vorrà far conoscere a tutti questa medicina, particolarmente ai suoi parenti, alla sua famiglia ed a quanti più ama. È questo ciò di cui tratteremo nel prossimo capitolo.