L’impurità rituale maggiore e l’abluzione maggiore (ghusl):

Cosa determina la necessità dell’abluzione maggiore (ghusl):

Ci sono situazioni che determinano la necessità per il Musulmano di eseguire il ghusl per poter eseguire la preghiera o la circumambulazione della Ka’bah.

Esse sono:

  1. iaculazione in seguito a desiderio sessuale comunque ciò avvenga, sia da svegli che nel sonno. L’eiaculazione avviene con l’emissione di sperma, un liquido denso e biancastro, che fuoriesce al culmine dell’eccitazione e del piacere sessuale.
  2. Il rapporto sessuale, che avviene quando l’organo sessuale maschile penetra quello femminile, anche se non segue l’eiaculazione. Anche la parziale penetrazione determina la necessità di compiere il ghusl. Ha detto Allah l’Altissimo: {Se siete in stato di impurità maggiore, purificatevi} (Corano 5, 6).
  3. Fuoriuscita di sangue in seguito a mestruazioni o emorragia post parto:
    • Le mestruazioni sono quel sangue che fuoriesce in modo naturale dall’utero femminile ogni mese, per circa sette giorni, con differenze da una donna all’altra.
    • L’emorragia post parto (lochiazioni) è quel sangue che fuoriesce in seguito al parto, con differenza di durata da una donna all’altra.

Le donne in stato mestruale o soggette ad emorragia post parto sono esentate dalla preghiera e dal digiuno. Il digiuno obbligatorio deve essere recuperato in seguito, mentre ciò non è necessario per le mancate preghiere. Durante tale stato è permesso ai coniugi di soddisfare i propri desideri sessuali ma senza avere rapporti sessuali completi. Alla fine del periodo mestruale o di emorragia la donna deve eseguire il ghusl.

Ha detto l’Altissimo: {Non accostatevi alle vostre spose durante i mestrui e non avvicinatele prima che si siano purificate. Quando poi si saranno purificate, avvicinatele nel modo che Allah vi ha comandato} (Corano 2, 222).

Come ci si purifica dall’impurità rituale maggiore (janabah)?

È sufficiente avere la necessaria intenzione e quindi lavare il corpo intero con l’acqua.

  • Tuttavia il modo migliore per eseguire la purificazione rituale maggiore (ghusl) consiste nel lavarsi come dopo aver espletato i bisogni corporali, eseguire l’abluzione minore (wudu’) e dunque quella maggiore (ghusl). In questo modo si ottiene maggiore ricompensa divina, in quanto è questa la sunnah del Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui).
  • Dopo l’esecuzione della purificazione rituale maggiore (ghusl) non è necessario eseguire quella minore (wudu’). Tuttavia per rimuovere l’impurità maggiore è preferibile eseguire il wudu’ e poi il ghusl, in rispetto della sunnah del Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui).

Strofinare le calze con le mani umide (mash):

La natura pratica e tollerante dell’Islam permette al Musulmano di passare la mano umida sulle calze o sulle calzature che coprono il piede per intero, anziché lavare i piedi con l’acqua, quando esegue il wudu’. Questo a condizione che le calze siano state indossate essendo nello stato di purità rituale e per un periodo non superiore a ventiquattro ore per i residenti o settantadue ore per i viaggiatori.

Eseguendo il ghusl è necessario lavare i piedi con l’acqua tanto se si è residenti come per i viaggiatori.


Se non è possibile utilizzare l’acqua:

Quando non è possibile utilizzare l’acqua per eseguire il wudu’ o il ghusl a causa di una malattia o per la mancanza d’acqua oppure perché la scarsa acqua disponibile viene utilizzata solo per bere, in tali casi è possibile purificarsi tramite la lustrazione pulverale (tayammum), fino a che sarà di nuovo possibile utilizzare l’acqua.

Come si esegue il tayammum:

si mettono una volta le mani sulla terra pulita, quindi le si passa sul viso e poi si strofina il palmo sinistro sulla mano destra e viceversa.